Cos’è la promessa di matrimonio

Le pubblicazioni di nozze, in alcune parti d’Italia chiamate anche promessa di matrimonio, consistono in una fase burocratica che precede il matrimonio e serve a portare a conoscenza dei terzi l’intenzione degli sposi di contrarre matrimonio. È una prassi necessaria, infatti le pubblicazioni rientrano fra i documenti indispensabili per il matrimonio.

Una volta fatta la promessa di matrimonio, non si è sposati ancora e non si ha ancora nessun vincolo.

Come si fanno le pubblicazioni

Per prima cosa bisogna stabilire se il proprio matrimonio sarà civile o religioso. In quest’ultimo caso allora la prima cosa da fare sarà andare a parlare con il parrocco della chiesa in cui ci si vuole sposare.

Matrimonio religioso

Il parroco avrà bisogno dei vostri certificati di battesimo e di cresima che vanno procurati nelle parrocchie presso cui sono stati celebrati. Poi, dovrete seguire il corso pre-matrimoniale e alla fine rispondere ad alcune domande che vi farà il parroco (chiamato comunemente processetto). A questo punto vi verranno rilasciati il consenso religioso e un certificato per le pubblicazioni civili da consegnare nel comune di residenza (vedi il prossimo paragrafo). Nel frattempo il parroco avrà affisso nella parrocchia le pubblicazioni religiose. Attenzione perché in caso di parrocchie di provenienza diverse, le pubblicazioni si dovranno effettuare in entrambe portando un attestato fatto dal parroco anche nell’altra chiesa e in quella dove si celebreranno le nozze, se diversa.

A questo punto dovrai seguire il prossimo iter che è quello per fare le pubblicazioni civili.

Matrimonio civile

Si va all’ufficio dello stato civile con un documento di identità valido, l’atto di nascita e il certificato contestuale (che si richiede all’anagrafe del comune di residenza, talvolta anche direttamente online sul sito del comune). In quell’occasione si compila la richiesta pubblicazioni di matrimonio e viene fissato un appuntamento al quale presentarvi per firmare le pubblicazioni di matrimonio. Alla firma potrete andare entrambi, senza bisogno di testimoni, oppure se uno dei due fidanzati non può andare basterà firmare una delega all’altro con una copia del documento d’identità. 

Le tempistiche delle pubblicazioni

Quando si vanno a firmare le pubblicazioni all’ufficio dello stato civile, sia in caso di matrimonio civile che in caso di matrimonio religioso, le pubblicazioni saranno affisse per 8 giorni + 3 giorni per eventuale opposizione. Una volta trascorsi questi giorni, il comune rilascia il certificato di eseguita pubblicazione che ha validità di 180 giorni cioè 6 mesi. Entro quest’arco di tempo bisognerà celebrare le nozze altrimenti se non vengono celebrate la pubblicazione decade e occorre ripetere la procedura. 

In questo periodo a causa del Coronavirus in tutte le coppie che hanno pensato di posticipare le nozze è sorta la domanda: le pubblicazioni saranno valide oppure bisognerà rifare tutto da capo? Vi daremo una risposta a breve, se continuate a leggere l’articolo.

Il vestito per la promessa di matrimonio

In molte zone d’Italia specialmente al Sud, la firma delle pubblicazioni di matrimonio è un giorno da celebrare con una vera e propria festa dove protagonisti sono i promessi sposi. Si organizza un pranzo o una cena con testimoni e parenti e si ricevono anche i primi regali di nozze. Per questo motivo è importante anche pensare e come vestirsi per la promessa di matrimonio e al bouquet da portare quando si va a firmare al comune.

Il grosso dei preparativi li hai fatti, magari hai anche già scelto l’abito da sposa

Cosa indossare per la promessa di matrimonio? 

Se vai solo al comune per firmare, in pausa pranzo o prima di andare al lavoro, ovviamente puoi andarci tranquillamente in jeans. Ma se invece hai deciso che quello sarà un giorno da festeggiare con invitati e ricevimento al ristorante allora ecco qualche idea di outfit per la promessa.

  • Un tailleur con pantaloni palazzo ed una camicetta, di colori pastello;
  • Un vestitino a tubino con coprispalle o giacca abbinata, perfetto di giorno;
  • Un vestitino bianco, che va bene nei periodi estivi e se la promessa si svolge di mattina (attenzione a sceglierlo di un modello diverso da quello che indosserai il giorno del matrimonio per non togliere l’effetto sorpresa dell’abito da sposa!);
  • Un abito da cerimonia asimmetrico, corto avanti e lungo dietro è molto sbarazzino;
  • Un abito lungo semplice e colorato va bene di giorno, se la promessa la festeggi di sera è preferibile andare su colori più scuri.

Sapevi che il verde è il colore della promessa di matrimonio? Non è obbligatorio comprare un vestito verde, ma puoi sfruttare quest’occasione per indossare il verde salvia, verde tiffany, verde petrolio o anche colori che con un bouquet verde e bianco ci stanno molto bene come ad esempio il rosa cipria, il fucsia, il rosso borgogna.

Ovviamente se posticiperai le nozze e avevi già scelto un abito da indossare per la promessa, cerca di sfruttarlo apportando alcune modifiche e abbinando accessori complementari come stole e coprispalle. Visita la sezione accessori del nostro sito oppure trova il vestito che fa per te nella sezione abiti da cerimonia economici.

Se hai già comprato il vestito da sposa e devi posticipare le nozze allora leggi questi consigli

Date più sicure per sposarsi entro il 2020 nonostante il covid-19

La situazione dei matrimoni e della società intera dipende dagli sviluppi della diffusione del covid-19 e dalle misure di contenimento che il governo ha preso e prenderà nei prossimi giorni. 

Ovviamente tutti i matrimoni che erano programmati fino a metà aprile non si possono più svolgere, se non in maniera super ridotta davanti all’ufficiale dello stato civile e a due testimoni. Tutte le celebrazioni religiose infatti sono sospese per evitare assembramenti di persone.

Per i matrimoni di maggio, non si sa come andranno le cose dopo il 14 aprile perciò è altamente probabile che i matrimoni così come erano stati programmati non potranno svolgersi: gli assembramenti di persone sicuramente non saranno ammessi ancora. 

Per i matrimoni di giugno e luglio, si possono nutrire delle speranze, magari i matrimoni in forma più ristretta e con le dovute precauzioni saranno ammessi. Mantieni la calma e non rimandare ancora!

Proviamo così a delineare un grafico che cerca di dare un’immagine dei periodi di cui abbiamo parlato

Se hai già rimandato il matrimonio all’autunno allora leggi questi consigli

Cosa dice il Decreto Cura Italia riguardo le pubblicazioni di nozze rimandate

C’è un’importante novità che riguarda tutte quelle coppie di sposi che avevano già fatto le pubblicazioni ma che hanno dovuto rimandare le nozze a causa del Coronavirus. La preoccupazione ovviamente riguarda il fatto che le pubblicazioni, avendo validità di soli 6 mesi, rischiano di essere nulle e quindi bisogna rifare l’iter da capo. 

In realtà, l’articolo 103 del Decreto Legge del 17 marzo 2020 da una buona notizia:

 “Ai fini del computo dei termini ordinatori o perentori, propedeutici, endoprocedimentali, finali ed esecutivi, relativi allo svolgimento di procedimenti amministrativi su istanza di parte o d’ufficio, pendenti alla data del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data, non si tiene conto del periodo compreso tra la medesima data e quella del 15 aprile 2020”.

Quindi questo fa intendere che sono state prorogate le scadenze delle affissioni fatte tra il 23 febbraio 2020 e il 15 aprile 2020, per il fatto che non si terrà conto del periodo già trascorso. In pratica bisogna fare un nuovo conteggio per capire fino a quando saranno valide le vostre pubblicazioni!

Facciamo un esempio: se hai fatto le pubblicazioni il 25 febbraio, fino al 15 aprile sono trascorsi 50 giorni. Ora a questi 50 giorni si devono sommare i 180 giorni canonici entro cui si deve svolgere il matrimonio. Si ottiene che la nuova data della scadenza dele pubblicazioni sarà il 16 ottobre 2020.

Ovviamente il consiglio che vogliamo darti è che in questa situazione delicata e di incertezza anche a livello burocratico, è sempre meglio mettersi in contatto tramite mail con il Comune presso cui sono state fatte le pubblicazioni in modo da avere un’ulteriore conferma. 

Speriamo di esserti stati utili con queste informazioni! 

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